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IL PROGETTO

RIMA – Ricerca in Movimento per anziani: uno strumento per programmare in modo efficace le attività di promozione della salute delle aziende sanitarie

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LA STORIA

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Dopo una lunga fase di ideazione, il 27 febbraio 2020 presso l'Ospedale di Lanzo T.se, si teneva il primo incontro operattico il progetto RIMA – Ricerca in Movimento per gli Anziani – che aveva come obiettivo quello di analizzare l’efficacia del protocollo di Attività Fisica Adattata (AFA) quale strumento di prevenzione per la salute dell’anziano. Non a caso RIMA, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, ha visto come coordinatore il CNR - IRCrES, l’Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile del Consiglio Nazionale delle Ricerche con sede a Moncalieri. Purtroppo l'arrivo della pandemia ha sconvolto non di poco i piani, portando a un fermo delle attività previste per quasi 4 anni. A seguito di ragionamenti e discussioni con tutte le parti coinvolte, all'inizio dell'anno sportivo 2023/2024 RIMA è finalmente ripreso, permettendo al CNR di raccogliere i dati necessari per validare i benefici dell'AFA.

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GLI OBIETTIVI

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Il problema dell’invecchiamento della popolazione è uno dei più rilevanti per il sistema sanitario. Infatti, l’innalzamento della speranza di vita è sicuramente un traguardo delle società contemporanee, ma i soggetti anziani sono anche generalmente più fragili e necessitano con frequenza di cure mediche, con conseguenti costi per il sistema sanitario pubblico. L’invecchiamento sano attivo diventa quindi un obiettivo fondamentale per migliorare la qualità della vita, anche nell’ottica del risparmio di costi che si avrebbe se la popolazione fosse “educata” all’invecchiamento con programmi volti a favorire esperienze positive, consapevolezza ed empowerment nella popolazione.

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I più recenti contributi della letteratura propongono un approccio “pro-attivo” in cui l’incontro tra l’anziano e la struttura sanitaria avviene prima che la fragilità dell’individuo si espliciti, in modo tale da prevenire il disagio di una possibile malattia. Uno degli strumenti che ASLTO4 utilizza per favorire l’invecchiamento sano e attivo è l’AFA, Attività Fisica Adattata, un protocollo di esercizi anaerobici non sanitari da svolgere in gruppo, appositamente disegnato per soggetti in età avanzata affetti da malattie croniche e finalizzato alla modifica dello stile di vita per la prevenzione primaria e terziaria della disabilità.

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RIMA è un progetto di ricerca sperimentale e ha avuto il duplice obiettivo di:

  • Analizzare l’ come strumento di prevenzione per la salute dell’anziano, focalizzato sui benefici psico-fisici che derivano dalla pratica di attività orientate all’invecchiamento attivo;

  • Sviluppare un’sulla base dei risultati sull’impatto, con l’obiettivo di fornire ad ASLTO4 informazioni strategiche utili alla programmazione delle attività di promozione della salute degli anziani.

 

La ricerca ha risposto a specifici bisogni conoscitivi di ASLTO4 e ha inteso valutare l’impatto di AFA sulle condizioni psico-fisiche degli utenti over 64 analizzando tre dimensioni fondamentali (output) per la salute in età anziana, connessi a stati di sedentarietà, stati di immobilità post-traumatica e a malattie croniche neurodegenerative (es. Parkinson e Alzheimer) nei loro stadi iniziali:

-              Ricorso alle prescrizioni farmacologiche (es. farmaci anti-infiammatori, gastroprotettori, et);

-              Ricorso a prestazioni medico-sanitarie (es. visite fisiatriche, prestazioni fisioterapiche, etc.);

-              Benessere psico-fisico (auto-valutazione dell’utente ed etero-valutazione dell’istruttore).

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LE FASI

 

La fase sperimentale della ricerca ha previsto il coinvolgimento di 120 nuovi utenti (over 64 sedentari con cronicità a carico del sistema muscolo-scheletrico in fase non acuta) che sono stati divisi casualmente in un gruppo di trattati (60) e un gruppo di controllo (60). Ai trattati è stato somministrato un corso AFA erogato daI Comitati UISP Ciriè Settimo Chivasso e Ivrea Canavese per un periodo di 15 mesi, mentre i controlli sono stati sottoposti a un trattamento placebo di educazione alla salute attraverso incontri informativi condotti da ASLTO4. Al termine del progetto il corso AFA sarà offerto gratuitamente anche ai controlli.

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Il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale, delle Case della Salute e dell’infermieristica di comunità è stato essenziale per la fase di selezione dei 120 partecipanti all’esperimento. Si tratta di figure del sistema sanitario fino a quel momento coinvolte solo marginalmente, ma che hanno reso AFA maggiormente efficace e sostenibile. Al personale sanitario che ha aderito volontariamente al progetto è stato richiesto di partecipare a un incontro formativo curato da ASLTO4 e, successivamente, di effettuare la selezione dei 120 potenziali nuovi utenti AFA per la partecipazione all’esperimento.

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DATI E ANALISI

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I dati e le analisi prodotti nella fase sperimentale della ricerca hanno consentito per la prima volta di quantificare con metodo scientifico i benefici che il protocollo AFA produce sugli utenti (e/o sottogruppi di utenti). Nella seconda fase della ricerca, i risultati prodotti sono stati utilizzati per effettuare la prima analisi costi-benefici dell’attività, che consideri il contributo di tutti i costi e i benefici diretti e indiretti derivanti dall’AFA. Tale strumento potrà essere utilizzato in seguito da ASLTO4 e da altre aziende sanitarie per programmare in modo più efficace ed efficiente le proprie attività di promozione della salute.

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